Seduto a gambe incrociate di fronte a un perfetto sconosciuto ne sentiva il dolore. Erano le carte di fronte a lui a raccontarglielo. E gli occhi del ragazzo che aveva detto poche parole a confermarglielo. Una brezza calda di quel maggio inoltrato li avvolgeva in un’aura magica densa di significato. Erano soli anche se tanti...