Le trecce cadevano ancora umide di mare sulle spalle abbronzate. Così in silenzio Giulia si abbracciava le ginocchia. Era seduta sulla sabbia quasi fredda della giornata che stava finendo. E lo sguardo andava lontano. Alle increspature appena visibili all’orizzonte. Là dove il sole, pronto per tuffarsi, tingeva le acque di rosso e viola. Giulia era...
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INAFFERRABILE SCHIAVITU’
Lo scattante ronzio di una imprendibile zanzara lo stava infastidendo da ore. Possibile che non si riuscisse a dormire tranquilli neanche il sabato? In settimana doveva per forza correre tra clienti e numeri, ma il sabato mattina si rifiutava di sottomettersi alla frenesia. Per qualche ora non c’erano e-mail, telefonate e sorrisi di circostanza da...
TREDICI
Una coperta cremisi ondeggiava appesa al balcone. Era una chiazza intensa sullo sfondo panna e ocra di quella casetta di montagna. Aveva catturato la sua attenzione in quello scorrere di immagini al di là del finestrino. Solitaria e arrogante nel suo voler imporre la sua presenza. C’era e non si poteva non notarla. Bella e...
IMMENSO ABBRACCIO
‘Tredici gradini per raggiungere l’illuminazione’, quel volantino di carta che aveva trovato nel tempio buddista vicino a casa era stato chiaro. Nonostante l’anonimo sfondo bianco, lo aveva attirato. Circuito. Convinto. Ed era partito. “Via da lì, non puoi affacciarti da quella finestra” la guida con una voce gracchiante da pappagallo aveva interrotto il silenzio in...
MA PRIMA O POI AVREBBE SMESSO
Una dracma era in fondo alla scatola dei fili. Stava lì solitaria. Silenziosa e discreta vestita di grigio opaco. Con un lungo graffio a sfregiarne l’effige. Come fosse finita tra gli aghi e gli altri strumenti da rammendo proprio non se lo ricordava. Ma sembrava che adesso le stesse parlando. Che le urlasse quanto la...