Nello scorso post ho parlato del gorgoglio che potrebbe aver ‘colpito’ al rientro.
Adesso come va? Continui a sentirti a disagio nell'essere rientratƏ e sei desiderosƏ che le cose vadano diversamente?
È un segnale che vale la pena ascoltare, non foss’altro perché probabilmente non stai bene nella situazione che vivi e quindi è il momento di introdurre qualche cambiamento.
Primo passo è fare un po’ di auto osservazione per meglio comprendere lo stato d’animo che ti pervade. Le emozioni che provi. Hai centrato cosa ti fa sentire a disagio o è ancora qualcosa dai contorni poco definiti? Fermati un attimo e riconosci le reazioni (anche corporee) alle situazioni fotografando quando la strana sensazione emerge in maniera ripetitiva. Può essere una situazione a scatenarla, oppure una frequentazione, o ancora un modo di fare di qualcuno che hai intorno. In quale punto ti colpisce e come ti senti dopo che lo ha fatto.
E a quel punto è ora dell’azione, perché lamentarsi non serve, fa solo perdere energia a noi e a chi ci sta accanto. Quindi ci vuole un piano per uscirne. Anche piccoli passi vanno bene.
Ma forse è questo il punto che ti blocca. C’è forse la paura che ti impedisce di agire? Partiamo dal fatto che è assolutamente normale provarla, accade praticamente a tutti. Quindi accoglila, lascia che ti parli. Perché forse non ne sei consapevole, ma la paura può essere una grande amica, ne ho parlato in un intervento di Counseling 4 You , ti lascio qui il link se vuoi approfondire. Torniamo a noi, il problema non è la paura ma cosa te ne fai dopo averla ascoltata.
Guardala, accettala senza lasciare che ti invada.
Quindi appurato che forse un po' di paura c'è, se osservi le possibilità che hai davanti, sarai d’accordo con me nel dire che sostanzialmente sono tre:
- Cambiare il contesto abbandonando la situazione presente
- Modificare la situazione che stai vivendo
- Accettare la situazione per com'è
E da qui si può partire. Per capire gli scenari possibili, per scartare quelli non fattibili.
Ogni scelta ha dei suoi pro e dei suoi contro, ma ti permette di uscire dallo stato di ‘galleggiamento’ in cui ti senti a disagio.
Quindi la differenza in tutti i casi la fa la consapevolezza del conflitto interiore che causa insoddisfazione e tristezza. Questo è il vero obiettivo. Stare meglio.
Qualsiasi cosa si scelga, alla fine significa indirizzare un cambiamento dello status quo. Spostarsi dalla situazione che crea difficoltà! Anche decidere di accettare la situazione in fin dei conti è un cambiamento se ‘azionato’ dalla consapevolezza della scelta.
Il primo passo ti aspetta. Sei prontƏ?
Se hai bisogno di un confronto, contattami su uno dei miei canali. Mi farebbe piacere.
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(articolo aggiornato)