Siamo delle macchine da guerra.
Lottiamo.
Corriamo.
Pretendiamo da noi stessi.
Perché il non farlo ci farebbe sentire in colpa.
Perché pensiamo che sia giusto così o forse che non sarebbe giusto fare il contrario.
E allora lottiamo ancora.
Corriamo ancora.
E pretendiamo un pezzo più.
Perché crediamo di potercela fare sempre e comunque.
Perché è la nostra mente a dircelo. E nella società in cui viviamo, tutto quel che dice la mente è vero. A discapito del resto.
E allora non importa se ascoltare la nostra mente significa mettere a tacere le emozioni, i disagi o anche i segnali che il nostro corpo ci dà. Andiamo avanti imperterriti.
Marciamo a passo spedito nell’epoca di Superman e Wonder Woman.
Fino a quando un ‘click’ ci blocca.
E dice basta. Decide lui per noi.
E allora si smette del tutto di correre, pretendere e lottare.
La cosa brutta è che se arriva quel click non ci sono alternative a rimedi più importanti, arrivando anche alle medicine.
Quindi?
Fermati un attimo.
Respira.
Guardati allo specchio e chiediti: come sto?
Mi sto ascoltando?
Ecco parti proprio da qui.
Dal capire di cosa hai bisogno, cosa ti muove e quindi cosa ti sta schiacciando adesso.
Hai bisogno di una mano per capirlo. Non vergognartene e cercala.
Ma non aspettare. Fai il primo passo.
Decidere di prenderti cura di te è il più gran regalo che ti puoi fare.
Mara W. Cassardo - Counselor
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