Giornata perfetta

Una canzone di paperi usciva dalle casse Bose. Schiocco di becchi e campane a festa: la piccola Emma doveva aver preso possesso dell’IPhone. Concentrata su YouTube stava un attimo tranquilla e anche lui poteva riprendere fiato dopo l’abbuffata di addobbi e rami di pino.
Un sorriso si disegnava naturale sulle sue labbra. Gli occhi si ammorbidivano a fessura anche se non poteva certo addormentarsi con quella peste scatenata per casa. Era stato un pomeriggio più che impegnativo. Ma ne era come sempre valsa la pena.
Adorava il Natale fin da quando era bambino e ora si godeva fino in fondo la sua famiglia mentre il gelo addobbava gli alberi nel loro giardino.
Un pigro sorso di whisky mentre il fuoco scoppiettava nel camino. Tra due settimane sarebbe stato Natale e il ponte dell’Immacolata era sempre l’occasione giusta per tutti i preparativi. Anche se arrivava in fondo sfinito, era la carica giusta per vedere tutto nella giusta angolazione. E poi il cielo terso di quella giornata aveva liberato i raggi del sole nella stanza facendo luccicare i ciondoli argentati delle ghirlande. Riflessi arcobaleno e un’atmosfera magica.
Cosa poteva volere di più?
Era quello il momento in cui il suo carattere a volte un po’ rude si sbavava in abbracci e coccole. E tutto diventava opinabile.
Rumore di pneumatici sull’asfalto.
“È arrivata?” la voce emozionata di Emma…
“Sali sullo sgabellino e guarda fuori dalla finestra… scoprilo tu” le piaceva essere trattata da grande.
“Sì sì… è mamma”
Chiavi nella serratura e Chiara gioiosa veniva assaltata dalla piccola.
“Eccomi amori miei, scusatemi per il ritardo, ma non trovavo le mandorle… e non potevo fare la nostra torta senza!”
Un bacio leggero tra il fresco dei suoi capelli.
E la giornata era davvero perfetta!

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