L’ispirazione è un movimento non razionale, un impulso da cui possiamo venire investiti che ci provoca un sussulto interiore.
Si tratta di un ponte diretto con il nostro inconscio, con quella parte di noi che non possiamo catalogare, imbrigliare o comprendere. Dobbiamo infatti arrenderci al fatto che l’inconscio sia sempre presente nella nostra vita. Quasi fosse un regista nascosto che influenza e parla senza essere visto.
Non è facile accettarlo, soprattutto se siamo profondamente radicati nella nostra razionalità. Impensabile arrendersi al fatto che qualcosa di non controllabile possa influenzarci, eppure è lì, sempre presente, con il suo enorme carico di informazioni, ricordi, tracce che abbiamo intercettato nella nostra esistenza, ma di cui non abbiamo più memoria.
L’inconscio gestisce le nostre “scelte emotive”. Capire come comunicare e interagire con esso ci aiuta a comprendere meglio il nostro più ‘profondo’, le istanze che hanno plasmato la nostra vita.
ma altresì può essere colto se si è in apertura e non completamente immersi nel fare, nel pensare, nel produrre.L’ispirazione, in diretta comunicazione con l’inconscio, è un senso di possibilità. Un soffio che sfiora quando meno ce lo si aspetta, che arriva quando non lo cerchi,
È una sensazione a cui possiamo dare ascolto perché genera associazione di idee e in questo senso produce terreno fertile su cui costruire nuovi progetti. Si tratta altresì di humus fondamentale da cui attingere per perseguire il cambiamento.
E allora la domanda successiva immagino sia automatica: dove possiamo trovare l’ispirazione?
Mi spiace deludere i seguaci del tutto-subito, ma l’ispirazione non ha una ricetta fissa. Non è fatta di passi uguali per tutti. Non è il 2+2 uguale a 4.
Ognuno può avere una fonte di ispirazione. La lettura di certo è uno di questi. Perché leggere porta ad esplorare mondi esterni che non conosciamo o pensiamo di non conoscere.
La natura è un altro, perché permette di far vagare la mente al di là dello stretto pensiero dell’operatività.
Dio o l’Universo lo sono allo stesso modo, dando la possibilità di aprirci all’ignoto e alla riflessione.
Canzoni, poesie, viaggi, culture diverse.
Lo è anche confrontarsi con le persone. Aprirsi alla possibilità di cose nuove, di nuovi punti di vista.
E quando arriva quella sensazione impercettibile, è il momento di non lasciarla andare. Di connetterci con essa. Perché è meraviglia e magia.
Si tratta di un tocco al nostro inconscio: genera un’onda che collega altri elementi nascosti che non avevamo considerato. Vivere ispirati significa riconnettersi con esso e lasciare che ci parli.
E tu? Da cosa ti fai ispirare?
Mara W. Cassardo - Counselor
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