Può un mal di schiena parlare?

Può un mal di schiena parlare?

Può un mal di schiena parlare?

Sembra fatto apposta, gli sgoccioli del 2023 da vivere, un 2024 che sta per fare capolino ed eccomi bloccata: programmi saltati e tempo per pensare (e scrivere!).

Ci sono delle volte che proprio non avrei voglia di pensare e questo era uno di quelli, ma evidentemente c’era l’impellenza che qualche riflessione dovesse essere fatta.

Di fronte a questa situazione posso adottare due atteggiamenti: arrabbiarmi, visto che di giorni di vacanza non è che poi ne faccio molti, oppure accettare quel che è arrivato e vedere cosa mi porta.

Diciamo che l’idea di uscire, girare per la campagna con il mio cane, fare qualche vagabondaggio per le città qui nei dintorni mi allettava… e invece eccomi allettata. Sembra una beffa, ma alle volte anche solo una piccola lettera fa la differenza.

Il pensiero che immediatamente verrebbe è: la situazione esterna mi sta bloccando, c’è qualcosa che mi impedisce di fare ciò che voglio… e l’istinto di incrociare le braccia e mettere il broncio confesso che c’è!

Ma, se ci rifletto bene, sarebbe proprio questo atteggiamento a rendermi prigioniera delle condizioni esterne: già perché

non posso controllare quel che ho intorno, ma posso di certo decidere come reagire ad esse.

E allora il pensiero si estende e torna indietro a questo 2023 che tanto m’ha dato e molto mi ha fatto penare. Mi rendo conto che seppur complicato, sarà uno di quegli anni che non dimenticherò. Hai presente quando la memoria torna indietro e riattraversa momenti speciali? Quelle situazioni che sono talmente cariche di significato o di emozione da rimanere impresse nella memoria. E se confronto questo anno con tanti altri del passato mi sembra sia stato addirittura più lungo. Alcuni anni mi rendo conto di averli addirittura dimenticati. Invece sono certa che questo non accadrà al 2023.

Quindi se devo fare un bilancio sono grata che ci sia stato un anno così denso e complicato, perché, con tutte le persone e le situazioni che l’hanno attraversato, mi ha fatto sentire davvero viva.

Anche se, riflettendo su quello che è successo, mi dico che alcune situazioni avrei preferito non viverle, sarei stata meno male, avrei vissuto più serenamente. E allora la domanda che mi pongo diventa:

quando la ricerca di serenità è giusta e quando invece diventa fonte di appiattimento e di mancanza di emozione?

Ed è proprio questa la domanda che mi porto nel 2024 perché troppo spesso capita che per paura di quel che potrebbe accadere si rinuncia a vivere.

Ecco, il mio proposito per il 2024 è VIVERE. Scritto tutto maiuscolo. Ed è in questa parola che sta il correre, il fare, l’emozionarsi, l’essere sincera, l’amare, il proteggere, il crescere, lo scoprire, senza dimenticarmi, però, mai di me stessa.

Quindi aggiungo un’altra parola: CONSAPEVOLEZZA.

Perché vivere bene non significa farsi trascinare da qualunque input dato dal mondo esterno, ma cogliere le nuove possibilità che vengono proposte non facendosi fermare dalla paura e accettando il cambiamento che potrebbero portare.

Quindi ringrazio il 2023, mi prendo un Sinflex e sorrido, pronta a vivere consapevolmente il 2024 che sta per arrivare.

E a te cosa ha portato il 2023 che decidi di prendere a braccetto per un 2024 carico di vita?

E se sei interessatə… prova a sbirciare il nuovo servizio EmoBookTional un modo per non dimenticare quello che hai vissuto e portarlo sempre con te.

Mara W. Cassardo - Counselor

Professional Counselor

+39 3473443223

 

 

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